Rimini | Aeroporto, Uil: Basta buonismo, chi ha responsabilità paghi (a partire da amministratori e politici)
La situazione economica dell’aeroporto è disastrosa, si sa, e dopo la riunione di ieri dei sindacati con il curatore fallimentare, la Uil esce allo scoperto in maniera abbastanza dirompente. “Basta con il buonismo”, dice Giuseppina Morolli. “Con i toni bassi non si risolve niente, soprattutto non si risolverà la questione dei lavoratori dell’aeroporto (che tuttavia per ora hanno lo stipendio di dicembre e la tredicesima salvi, ndr). Noi lo denunciavamo anni fa e adesso è proprio ora di smetterla. Siamo in forte declino come provincia perché negli ultimi anni è mancata totalmente la programmazione strategica, si è navigato a vista. E’ il sistema ad essere malato e va cambiato, così come tutta la politica è malata. Bisogna che tutti capiamo che non serve più curare il proprio orticello”.
Ma con chi ce l’ha Morolli? “I primi responsabili sono gli amministratori che hanno portato l’aeroporto a questo disastro, ma assieme a loro mettiamo la politica che doveva controllore, verificare, indirizzare le scelte del consiglio di amministrazione; al secondo il gruppo dirigente dell’azienda, in qualsiasi azienda privata quando le cose vanno male e qui sono andate malissimo la prima cosa che si fa si cambia il management, deve valere anche per l’aeroporto di Rimini. Invece l’imperante buonismo ci dice che bisogna evitare le polemiche perché solo così tutti assieme possiamo salvare il salvabile”.
Morolli ce l’ha con tutti, nessuno escluso, tranne che con se stessa. “La Uil non ci sta, siamo stanchi di assistere ad un continuo e costante declino economico del nostro territorio senza che mai nessuno sia responsabile, perché abbiamo una unica certezza che alla fine tutti gli errori commessi dalla classe politica e dal management venga sempre pagato dai lavoratori dipendenti”.
E tuttavia, “non siamo disponibili come Uil ad accettare neanche la più piccola parte di responsabilità. Noi della Uil lo avevamo già indicato nel passato che la situazione era vicina ad un punto di non ritorno e soprattutto qualche nostro rappresentante aziendale si era esposto in prima persona, venendo calunniato per informazioni che invece recepiva semplicemente leggendo quello che i tutti i canali informativi emettevano”.
La strada adesso e smetterla di tacere sulle responsabilità seguendo una logica di larghe intese che unisce i politici di maggioranza a quelli di opposizione, “ma non voglio fare nomi”, dice Morolli. “Noi della Uil nel difendere i lavoratori dell’aeroporto, che sono i primi a pagare con la riduzione dello stipendio a seguito del contratto di solidarietà, pretenderemo che i soggetti maggiormente responsabili paghino in proporzione alle loro responsabilità che sono enormemente maggiori e rifuggiremo dal buonismo imperante nella provincia di Rimini”.